Parrocchia San Sebastiano

Ultima modifica 17 maggio 2022

E' stata innagurata il 7 agosto del 1993 la chiesa parrocchiale di Maniace e sono state benedette le porte della nuova chiesa dall'arcivescovo di Catania mons. Luigi Bommarito. Nel lontano 1967, quando io venni inviato a Maniace esisteva già un progetto per la realizzazione della chiesa parrocchiale redatto dall'ESA (Ente di sviluppo agricolo). Mi si presentò più di un politico, di quelli abili a cacciare voti nelle sacrestie, dicendomi: "Reverendo perchè non pensiamo a costruire la chiesa?" Ai vari politici di turno replicavo: "Onorevole, ma come farà poi la popolazione a venire nella chiesa nuova se mancano ancora i ponti e per le strade si affonda nel fango? Non è meglio che ci interessiamo prima ai ponti e alle altre sacrosante necessità della popolazione?" Così continuai a celebrare il culto e a svolgere le attività pastorali nell'antica chiesa del Castello o nei corridoi della scuola elementare o in garages o all'aperto all'ombra di qualche albero. Poi nel 1969, con l'aiuto della curia, le offerte dei fedeli e il mio personale contributo sorse nella borgata Petrosino una piccola chiesa e allo stesso modo nel 1973 fu dotato il centro di un salone chiesa e di una modesta canonica. Intanto a Maniace si realizzavano i ponti, le strade, una villetta,la rete idrica, telefonica, le scuole, l'ufficio postale. Si conquistò l'autonomia comunale che costituì il volano per altri progressi: la rete fognante, l'illuminazione pubblica, il campo sportivo, tutta la borgata Petrosino messa a nuovo col piano di recupero, la stazione dei carabinieri, il cimitero, l'autonomia della scuola media, etc. E Maniace cresceva anche demograficamente con i problemi comuni alle altre realtà urbane. Apparvero anche i fenomeni inquietanti della devianza giovanile.

La parrocchia diventa polo aggregante. Ma i vecchi locali si rivelano insufficienti e inadeguati per le esigenze di culto e per le attività pastorali e sociali. Nel luglio del 1984 inoltro istanza per il finanziamento del complesso parrocchiale all'Assessore ai lavori pubblici. Nell'ottobre del 1987 il finanziamento di un primo stralcio di L. 664.300.000 permette di avviare la costruzione dell'opera i cui lavori iniziano nell'aprile 1989. Il finanziamento del 2° stralcio di L. 789.600.000, erogato nel marzo 1991 consente nel luglio 1993 di quasi ultimare la costruzione. A partire da quest'ultima data sarà il comitato parrocchiale ad attivarsi per portare a, termine, con il contributo non indifferente dei fedeli, i tanti lavori rimasti incompiuti al fine di rendere agibile e abitabile il sacro edificio.

Voluta per le esigenze di un culto dignitoso la chiesa comprende nel piano sottostante luminosi spazi per la catechesi, l'oratorio e altre attività che la propongono come segno tangibile di una presenza che vuole essere estremamente attiva nella comunità di cui è al servizio. L'edificio progettato dall'architetto Corrado Romano di Palermo ha l'aspetto della prua di una barca, con un torre campanaria che ricorda la testa di un timone, a pianta quadrata di m. 23 per lato ha una capienza di 400 posti a sedere disposti sulle diagonali e su un pavimento leggermente inclinato verso l'altare che si stacca dall'abside per protendersi verso il centro dell'aula. Vista dal sagrato la chiesa si presenta con una pensilina a cuneo, alta dal suolo otto metri, che ha la falda del tetto in contro pendenza rispetto a quella dell'aula. Il tetto dell'aula si innalza assottigliandosi fino a quota 15 metri dove si incernia con la torre campanaria, alta 23 metri.

Le pareti esterne sono rivestite in parte di pietra arenaria locale riquadrate da ampie superfici in cemento a vista. Vi sono tre ingressi. Le porte con pannelli figurativi sbalzati a mano su metallo in ferro sono opera dell'artista Antonio Paglia di S. Donato Val Comino (FR). Certo, il cammino è stato duro, ma alla fine Maniace, vera perla dell'ex Ducea di Nelson, ha aggiunto un altro tassello sulla strada dell'indipendenza e della conquista di una posizione di tutto rispetto nei confronti dei centri urbani vicini.

Una lotta, quella dei cittadini di Maniace, che ha visto la presenza in prima persona di padre Nunzio Galati, un uomo che non ha avuto paura di sorta nel denunciare soprusi ed ingiustizie, che non si è tirato indietro quando è stata ora di esigere quei servizi basilari che ogni cittadina che si rispetti deve avere un sacerdote che, sollevando un polverone enorme, ha chiesto la presenza e la tutela delle forze dell'ordine nella "sua" Maniace, assediata da forze inquietanti.


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