Il primo Aprile dell’anno 1981 l’Assemblea Regionale Siciliana approvò la legge che istituì Maniace comune autonomo. Ciò rappresentò per il nostro popolo il raggiungimento di un obiettivo di grande civiltà e di grande spessore democratico per il quale i Maniacesi ed in particolare il Comitato Cittadino e Pro Autonomia lottarono per anni. L’approvazione della legge sancì e riconobbe il diritto all’autodeterminazione degli abitanti di Maniace e riconobbe di fatto i presupposti fondamentali che stavano alla base della richiesta di Autonomia dal Comune madre, Bronte. L’Amministrazione Civica e la scuola di Maniace hanno voluto fortemente la celebrazione del XX° anniversario dell’Autonomia a ricordo di tutti coloro che sono stati protagonisti di una così importante conquista democratica e soprattutto affinché l’impegno, i sacrifici ed i valori per i quali gli abitanti di Maniace si sono battuti, possano essere trasmessi alle nuove generazioni come esempio da imitare. L’Amministrazione Comunale, con la stampa di questi cenni storici a cura del nostro Parroco Sac. Nunzio Galati, proprio in occasione del XX° anniversario, ha voluto contribuire alla diffusione e conoscenza della nostra identità e della nostra storia.
Emilio Conti SINDACO
Riccardo Bontempo Scavo ASSESSORE ALLA CULTURA
Nel XX Anniversario dell’Autonomia del Comune di Maniace è certamente doveroso commemorare e rivisitare il passato. Esso è custode delle aspirazioni e delle lotte sostenute con passione da uomini e donne, singolarmente, e dall’intera popolazione maniacese per il raggiungimento del traguardo autonomistico. Ma è vitale guardare anche all’avvenire dell’ancora giovane comune. Ebbene il futuro ha soprattutto un nome: crescita culturale. La tranquillità e la fiducia sul suo avvenire è riposta nelle nuove generazioni a condizione che esse continuando il cammino già iniziato si inoltrino sempre più sulla strada del sapere, dello studio, della istruzione. La scuola dovrà rappresentare, non con sole enunciazioni di principi ma con iniziative concrete da parte dei ragazzi, delle famiglie, degli operatori scolastici, delle autorità comunali, l’investimento più solido, il treno da non perdere per il raggiungimento di mete di vera civiltà e progresso. Così l’eredità dell’antica cultura popolare, permeata di valori cristiani, unita al sapere, all’istruzione delle nuove generazioni garantiranno domani uomini e donne dalle capacità e dalla fantasia necessarie ad esprimere un popolo veramente autonomo, conscio della sua identità, pienamente libero e autore del proprio progresso in tutti i campi del vivere civile e sociale.
Sac. Nunzio Galati
“quando morirò fatemi la tomba dove volete: in bassa pianura o in collina, fatemela anche tra le tombe più povere, ma mai in un territorio dove gli abitanti si comportano da schiavi per la paura! Non potrei riposare se intorno alla mia tomba fossi costretto ad ascoltare i passi di schiavi tremanti, la loro ombra sul mio sepolcro silenzioso lo farebbe diventare un luogo di tormento!”
Spiritual africano
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