I Comuni tornino a gestire la raccolta

I Comuni tornino a gestire la raccolta

Data :

2 novembre 2011

Municipium

Descrizione

Alla vigilia dell'avvio del nuovo servizio di raccolta integrata dei rifiuti, il presidente della società d'ambito Joniambiente, Francesco Rubbino, rilancia la proposta di una gestione diretta del servizio da parte dei Comuni. «Credo che se il servizio di raccolta gestito, ad oggi, dall'Ato, tornasse nelle mani dei Comuni - osserva il presidente di Joniambiente - l'intero meccanismo sarebbe forse meno problematico, considerate le oggettive difficoltà (anche economiche se i Comuni continuano a non pagare) nelle quali ci imbattiamo ogni mese. "Ritengo che questa - conclude Rubbino - sia la sola strada per uscire dall'impasse dei debiti che i Comuni continuano ad accumulare».
La proposta di Rubbino trova pienamente d'accordo i sindaci di Giarre, Teresa Sodano; Riposto, Carmelo Spitaleri; Mascali, Filippo Monforte; Fiumefreddo, Sebastiano Nucifora; Calatabiano, Antonio Petralia.
«Sono fermamente convinta - dice la Sodano - che se la gestione del servizio tornasse al Comune sarebbe certamente meno oneroso: basterebbe raffrontare i costi del servizio, prima della costituzione dell'Ato, e quelli successivi, per non parlare, poi, della qualità del servizio che era prima nettamente superiore a quello attuale».
«Non ci sono dubbi - sostiene Spitaleri - che migliorerebbe di molto la qualità dei servizi con costi più contenuti rispetto a quelli attuali».
«Sono favorevole perché questa iniziativa - annota Nucifora - comporterebbe un risparmio economico non indifferente in un momento storico in cui gli enti locali hanno poche risorse finanziarie».
«Da tempo si attendeva questa sensata riflessione da parte della Joniambiente - sottolinea Monforte - non posso che essere d'accordo se realmente la gestione tornasse nuovamente nelle mani del Comune».
«E' da anni che il sottoscritto sostiene che l'unica soluzione per riorganizzare più efficacemente il servizio di raccolta dei rifiuti - rileva Petralia - è quello di riconsegnare ai sindaci la gestione diretta del servizio o di consorziarsi con i Comuni viciniori perché solo così si potranno conseguire reali risparmi economici, una maggiore efficienza del servizio basato sulla peculiarità del proprio territorio».
Anche i sindaci del versante montano la pensano come Rubbino. Il primo cittadino di Bronte, Pino Firrarello, sostiene che «i servizi di raccolta e pulizia delle strade devono tornare ai Comuni, lasciati liberi, eventualmente, anche di consorziarsi fra loro».
Dello stesso avviso i primi cittadini di Maletto e Maniace: «E' una questione di omogeneità di esigenze - sostiene Pippo De Luca (Maletto) - Io sono pronto a fare un piccolo consorzio fra i Comuni vicini, ma i servizi e i costi devono essere di pertinenza comunale».
«Noi lo affermiamo da tempo. - aggiunge il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio - Sono certo che se oggi il servizio di raccolta lo gestirei personalmente, o al massimo insieme con i Comuni vicini, risparmierei un bel po».
«Sono totalmente d'accordo con Rubbino - aggiunge il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo - Fino a quando la raccolta dei rifiuti era demandata ai Comuni questi non avevano debiti. Oltre a ciò i cittadini per i disservizi protestano con noi che non siamo i veri gestori del servizio».
Più prudenti i sindaci di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa: «Se la gestione tornasse ai Comuni - afferma Claudio Scavera (Castiglione) - questi avrebbero un controllo diretto sul personale e sulla gestione. Mi chiedo però: oggi che siamo stati spogliati di personale e mezzi, come possiamo fare?» .
Dello stesso avviso Rosa Maria Vecchio primo cittadino di Linguaglossa: «E' vero che oggi, rispetto a quando il servizio era gestito dai Comuni, il servizio almeno visivamente è meno efficiente. E' vero però anche che rispetto ad un tempo sono cambiate le esigenze e le condizioni di vita. C'è più spazzatura insomma ed un Comune non ha le risorse per poter acquistare mezzi ed assumere personale. Si potrebbe - conclude - fare una gara d'appalto che preveda anche mezzi e personale, ma prima vorrei essere certa dei costi».
Salvo Sessa

 

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